Studio MAPI - Architettura ed Ingegneria a Pescara





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Restauro e risanamento conservativo consistente nel ripristino di fronte, eliminazione di superfetazioni e limitato aggiustamento del tetto.
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Anno: 2018
Area: Lavori privati
Periodo Realizzazione: da Settembre 2018 a Ottobre 2018
Incaricato: Arch. Massimo Pitocco
Ubicazione: Bagbo di Romagna (Fc).
Relazione: In ottemperanza a quanto indicato nel verbale n. 072018 del 21/09/2018 della seduta della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio e considerando quanto riportato al punto precedente, l’edificio in questione sarà sottoposto ad un intervento di restauro e risanamento conservativo consistente nel ripristino di un fronte, nell’eliminazione di superfetazioni e nel limitato aggiustamento del tetto.
I suddetti interventi saranno progettati ed eseguiti nel rispetto delle Linee di indirizzo operativo per la “Tutela di elementi di continuità’ paesaggistica all’interno del territorio agricolo” e riguardano la chiusura del vano scala di recente realizzazione (visibile nella foto n.01 della Scheda 587, ERS 03 allegata alla presente).
  • Ripristino di una porzione del fronte est. Questo fronte del fabbricato presenta due aperture di dimensioni eccessive e di forma trapezoidale, la maggiore inoltre è schermata con un grigliato composto da elementi in laterizio. Questi elementi risultano sconnessi e parzialmente danneggiati quindi necessitano di intervento per la messa in sicurezza; pertanto la schermatura verrà rimossa e ripristinata con elementi in laterizio nuovi, mantenendo le stesse caratteristiche dimensionali ed estetiche. Le aperture, realizzate con pannello vetrato mono-lastra montati su telaio metallico, risultano non performanti da più aspetti. Quello della protezione dagli agenti atmosferici, quello della tenuta termo igrometrica ed infine per la sicurezza degli utenti (infatti si rompono di frequente a causa delle soluzioni tecniche adottate). In particolare l’apertura di sinistra priva di schermatura, andrà ridotta nelle dimensioni (non comportando difformità del rapporto areoilluminometrico), ovvero al posto della finestra esistente andrà istallata una finestra rettangolare fissa con telaio in legno e specchiatura in vetrocamera (dedotti da quelli in uso nella tradizione locale tali da risultare compatibili con essi) di dimensione pari a cm 40 di base e cm 70 di altezza, del tutto simili per aspetto esteriore alle finestre esistenti nel resto del fabbricato. La porzione di muratura rimanente, per garantire la continuità estetica al prospetto, verrà ripristinata con il rivestimento in pietra al lato e con elemento in laterizio in alto. Invece l’apertura di destra schermata con grigliato di laterizio, verrà chiusa dall’interno con una controparete in cartongesso ed isolante termico.
  • Eliminazione di superfetazioni nel fronte est. Questo fronte del fabbricato presenta una pluralità di materiali e spessori che ne compromettono l’aspetto architettonico unitario originario. Infatti sotto la falda del tetto è presente una fascia in calcestruzzo disegnato a guisa di opus reticolatum, uno spigolo con lesena realizzata con porzioni di mattoni e una discontinuità orizzontale sul paramento esterno (che causa infiltrazioni a causa del ristagno di acqua piovana e/o neve). Quindi si propone di rendere complanare e unitario tutta la porzione di fronte, realizzando un rivestimento in pietra locale, tagliata e apparecchiata secondo lo stile originario del resto del fabbricato. La stuccatura dei paramenti murari verticali costituisce l’aspetto principale dell’integrazione del fabbricato nel paesaggio esistente, quindi la sottolineatura della trama dei giunti per dovrà rispecchiare l’effetto cromatico dell’esistente. Pertanto la scelta delle modalità di posa e della composizione della malta a base di calce sarà preceduta dal confronto in situ con quella originaria.
  • Limitato aggiustamento del tetto del fronte est. Questo fronte del fabbricato presenta la falda del tetto allineata con il paramento murario. Tale errata soluzione costruttiva è causa percolazione di acqua piovana lungo la parete di tamponamento con conseguente infiltrazioni nel vano scala ed inoltre non protegge adeguatamente i serramenti degli agenti atmosferici, quindi si propone di creare un piccolo aggetto mediante scossalina metallica a protezione del nuovo rivestimento.
Gruppo di lavoro: Ing. Claudia Mancinelli
Note: Gli interventi sopra descritti rientrano negli interventi ammessi dal PSC, ovvero restauro e risanamento conservativo d2). Sono mirati al ripristino dell’unicità dei prospetti, tutelando l’aspetto architettonico originario e, al contempo, rendono più performante la parete di tamponamento del vano scala, sia dal punto di vista termo-igrometrico che della sicurezza dei residenti.
Infine, tali interventi, non prevedono aumenti di volumi e/o di altezze, non interessano parti strutturali e non aggiungono elementi significativi al fabbricato, quindi i vincoli sulla zona sismica e idrogeologico possono essere tralasciati.
galleria fotografica
Restauro e risanamento conservativo consistente nel ripristino di fronte, eliminazione di superfetazioni e limitato aggiustamento del tetto. - Stato di fatto del prospetto oggetto di intervento Restauro e risanamento conservativo consistente nel ripristino di fronte, eliminazione di superfetazioni e limitato aggiustamento del tetto. - Fasi di lavoro Restauro e risanamento conservativo consistente nel ripristino di fronte, eliminazione di superfetazioni e limitato aggiustamento del tetto. - Prospetto dopo la realizzazione dell'intervento
Stato di fatto del prospetto oggetto di intervento Fasi di lavoro Prospetto dopo la realizzazione dell'intervento
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