Anno: | 2015 |
Area: | Lavori pubblici |
Periodo Realizzazione: | da Giugno 2015 a Settembre 2015 |
Committente: | REGIONE ABRUZZO SERVIZIO DEL GENIO CIVILE DI PESCARA Direzione LL.PP. - Ciclo Idrico Integrato – Difesa del Suolo e della Costa – Protezione Civile. |
Incaricato: | Arch. Massimo Pitocco |
Ubicazione: | Fiume orte nel tratto compreso nel tratto a valle e monte del ponte sotto l’abitato e la centrale idroelettrica nel comune di Caramanico Terme (Pe). |
Importo: | 200.000 |
Classe e Categoria: | OG8 |
Relazione: | Il Fiume Orte, affluente in destra del fiume Pescara, con regime torrentizio, ha origine dalle pendici della Majella ed ha un bacino imbrifero apparente di 161 Kmq.. Il suo percorso, della lunghezza di km. 24, è tutto compreso nel territorio della Provincia di Pescara. Nel tratto più acclive, l’alveo si presenta in grave disordine. E’ fortemente incassato su sponde di natura friabile che, a causa della continua erosione dell’acqua, sono soggette a frane di varia entità. Senza un immediato ripristino dell’equilibrio idraulico, ogni ulteriore evento di piena rischia di provocare altre frane che aggravano la stabilità del pendio, la precarietà dell’alveo e delle restanti briglie e controbriglie, presenti sul corso d’acqua. Gli interventi previsti consistono nella realizzazione di n. 2 controbriglie in c.a. e relativa attestatura spondale mediante massicciata in pietra, posti a valle di altrettanti Briglie esistenti. Tali opere sono finalizzate a rallentare la velocità dell'acqua riducendone l'energia cinetica dell’acqua in particolare in occasione delle piene. Ogni controbriglia sarà costituita da un corpo principale in cemento armato sagomato in superficie con una Gaveda che avrà la funzione di mantenere, a meno di piene straordinarie, la portata di acqua al centro dell’alveo fluviale. Essa sarà ben ammorsata alle pareti dell'alveo al fine di evitare sifonamenti e varchi laterali che comprometterebbero la stabilità e la funzionalità dell'opera stessa. Ove necessario, lungo il tratto di asta fluviale oggetto dell’intervento, in presenza di erosioni spondali, si adotteranno scogliere in massi di varia pezzatura e peso con dimensioni che assicurano la loro stabilità; le fondazioni sono approfondite non meno di mt. 1 sotto la linea di talweg e la scarpa è dell'ordine di 3/2 e la sommità è posta in genere a mt. 1 sopra la quota di massima piena. |
Gruppo di lavoro: | Ing. Claudia Mancinelli (progettazione esecutiva delle strutture). |
Note: | In corso d'opera è stata necessaria redigere una perizia di variante e suppletiva. |